La Leggenda del Coniglio Lunare

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La Leggenda del Coniglio Lunare

“Potere del coniglio di Luna, vieni a me!”

Ah no, aspè, non era così.

Però in realtà qualcosa c’entra. E no, non solo perché nella versione italiana dell’anime Sailor Moon si chiama Bunny.

Questa storia sconfina nella leggenda, quindi mettetevi comodi, prendete le cibarie e preparatevi a un viaggio sulla Luna.

La Leggenda del Coniglio Lunare

“Io vengo dalla Luna, che il cielo vi attraversa e trovo inopportuna la paura per una cultura diversa”, cantava Caparezza in una canzone che sembra di eoni fa. La paura di una cultura diversa non tange neanche le leggende. Infatti diversi manga giapponesi, e relativi anime, traggono ispirazione da storie e tradizioni che si tramandano nei secoli. Capita spesso, però, come nel caso della leggenda del coniglio lunare, che queste non siano nate nel Paese del Sol levante, bensì in Cina, da cui si sono diffuse poi in tutto l’estremo oriente.

la leggenda del coniglio lunare

Il Coniglio Lunare

I primi riferimenti in cui si associa l’animale al satellite risalgono ad antichi poemi cinesi del periodo degli Stati combattenti che, orientativamente, va dal 453 a.C. al 221 a.C. Alcune persone, infatti, si chiedevano se la macchia presente nella pancia della luna fosse quella di un coniglio.

Con il passare dei secoli, però, questa associazione si è fatta sempre più frequente nei Paesi dell’estremo oriente ed è possibile trovare riferimenti a essa in tantissime opere antiche e moderne.

Ma in sostanza: in che cosa consiste la storia del coniglio sulla luna?

E quali sono, dal punto di vista razionale, le ragioni che hanno portato alla nascita del mito?

Infine in che modo ha a che fare con il manga delle Guerriere Sailor?

La Leggenda

La storia del coniglio lunare (月兔, yuètù) – noto in Cina anche come coniglio di giada (玉兔, yùtù) – inizia con la discesa di tre divinità (神仙, shenxian) sulla Terra, le quali, per non farsi riconoscere, assunsero l’aspetto di tre poveri anziani. Il loro scopo era forse quello di indagare le usanze dell’uomo e scoprire chi degli esseri sulla Terra fosse il più gentile.

Nascosti da queste identità, incontrarono una volpe, una scimmia e un coniglio, ai quali chiesero del cibo. I tre animali non persero tempo e si prodigarono subito per cercare qualcosa da mangiare e darlo, così, ai mendicanti.

La scimmia, rapida, si gettò a caccia di frutta tra gli alti alberi del bosco incantato, la volpe fece ricorso a tutta la sua furbizia addentrandosi furtivamente all’interno di una casa abitata dagli esseri umani e lì, senza indugio, rubò del cibo. Ebbene infine tutti avevano portato qualcosa all’anziano signore. Tutti, tranne uno

Il coniglio, nonostante gli sforzi, non fu in grado di trovare nulla. Capì, dunque, che l’unico modo per offrire il suo aiuto ai tre uomini era quello di sacrificare se stesso. Chiese loro di essere mangiato e, per dare concretezza alle sue intenzioni, saltò sul fuoco dove stavano cucinando.

Le tre divinità rimasero profondamente commosse dall’estrema generosità dell’animale. Rivelata la loro vera identità, lo condussero nel palazzo lunare (广寒宫, guǎnghángōng) in cui avrebbe vissuto in eterno come coniglio di giada. In questa nuova sede, armato di pestello e mortaio, si sarebbe poi adoperato per creare l’elisir di lunga vita.

La sua sagoma venne quindi impressa come uno stemma, un marchio indelebile posto sulla frastagliata superficie del nostro satellite, così che tutti potessero ammirarne il miracoloso esempio.

Della storia appena raccontata ne esistono numerose varianti. È possibile trovare, per esempio, un’unica divinità (come nel caso della buddista Śakra o della dea della Luna Chang’e) e più/diversi animali (come lontre e lupi). In altre versioni, inoltre, il coniglio impasta erbe medicinali o prepara cibi particolari come il mochi, una pasta di riso.

Pensate che se ne fa menzione anche nella mitologia Maya: la divinità Maya della luna “Ixchel”, viene frequentemente dipinta in compagnia di un coniglio.

coniglio lunare pareidolia

Ricostruzione del coniglio basata su un’immagine di pubblico dominio via Wikipedia.

Origine del Mito

In Europa abbiamo tantissime leggende legate alla Luna, quante poesie e leggende ha saputo ispirare con il suo pallido, romantico bagliore! Tuttavia, nessuna di queste ricorda lontanamente quella vista finora. Perché mai, dunque, da più di duemila anni, in estremo oriente si associa il satellite alla figura del coniglio?

Beh, la ragione è piuttosto semplice: diciamo che in quei Paesi hanno semplicemente alzato gli occhi al cielo.

Nelle notti di luna piena, infatti, è possibile riconoscere la figura di un coniglio impegnato nel lavoro con pestello e mortaio sulla superficie lunare. Si tratta, ovviamente, di una pareidolia o, per dirla in altre parole, di un’illusione ottica.

In qualunque fase sia la luna, però, non affacciatevi alla finestra per osservare il coniglio, in quanto la vostra ricerca risulterebbe vana. Questa immagine particolare, infatti, è ben visibile in Asia, ma non in Europa.

Ecco spiegato il motivo per cui non esiste alcun mito simile nel nostro continente!

Dal mito al presente

In Cina, Vietnam, Corea e Taiwan ogni anno, nel plenilunio d’autunno (il quindicesimo giorno dell’ottavo mese lunare nel calendario cinese), in onore di questa ricorrenza, si celebra così la “Festa di metà autunno” anche detta “Festa della Luna o del Raccolto”. Per l’occasione le famiglie si riuniscono a osservare il cielo mangiando frutta e dolci, ma anche per ringraziare per la buona annata.

Sailor Moon, il Coniglio della Luna

Vi siete mai chiesti perché Sailor Moon, nella vita di tutti i giorni, abbia come nome (nell’anime) o soprannome (nel manga) Bunny (“coniglietto”)? In questo caso i doppiatori non hanno inventato niente poiché il nome è un chiaro riferimento al coniglio della luna. Possiamo rendercene conto meglio osservando il nome originale della protagonista.

La ragazza del manga si chiama Tsukino Usagi, apparentemente un nome giapponese come altri. Seppur scritto diversamente, però, è un omofono di tsuki no usagi, che vuol dire proprio “coniglio della luna”.

Anche la pettinatura della guerriera – il classico odango – è un chiaro riferimento alle orecchie del coniglio, tanto che nel fumetto il soprannome “bunny” le viene attribuito proprio per quello.

Sailor Moon

Inoltre sapete meglio di me che la ragazza, a partire dal nome di

 battaglia “Sailor Moon”, ha tantissime connessioni con la luna e il suo regno. Certo, non la si vede usare pestello e mortaio, ma il riferimento al coniglio di giada è evidente.

Anche la figlia di Bunny, arrivata dal futuro, si chiamava Chibiusa, ossia “piccolo (chibi) coniglio (usa-gi)”.

La saga delle Guerriere Sailor, tuttavia, non è l’unica ad avere riferimenti a questa leggenda. Se ne trova riscontro per esempio in “Dragon Ball”, in particolare nello scontro tra Goku e il nemico dalle fattezze di un coniglio che egli deve rispedire sulla luna e ne “I Cavalieri dello Zodiaco”.

E voi conoscevate questa figura mitologica cinese diffusa in tutto l’estremo oriente?

Beh, se ora doveste vedere film, anime o manga asiatici in cui conigli veri o simbolici vengono mandati sulla luna, sapete il motivo (e potrete far bella figura con i vostri amici!).